Nel 1966 inizia un lungo periodo di collaborazione con la Galleria del Naviglio di Milano che lo rappresenterà in esclusiva, pubblicando nel 1973 per le Edizioni del Naviglio un’ampia monografia a cura di
Gillo Dorfles
Nel 1966 è invitato alla Biennale di Venezia con un gruppo di opere, e nel 1970 con una sala personale
Segue un periodo di studi e di lavoro nei paesi dell’Africa mediterranea e negli Stati Uniti dove si presenterà con una personale alla galleria Bonino di New York
Nel 1967 è invitato alla Biennale di Sao Paulo e nel 1968 alla Biennale dei Giovani di Parigi
Ha realizzato opere di pittura-ambiente quali, nel 1967,
Blu Abitabile per la mostra
Lo Spazio dell’Immagine, a Foligno; nel 1968
Grande Nero, per una mostra personale al Museum am Ostwall di Dortmund; nel 1979, nell’ambito della mostra, curata da
Francesca Alinovi e
Renato Barilli,
Pittura Ambiente a Palazzo Reale di Milano, l’opera
Dal giallo al bianco e dal bianco al giallo, dove l’ambiente considerato attività dell’uomo, è analizzato come attività primaria e cioè psicologica, così come in
Ambiente Bianco – Spazio trattenuto e spazio invaso, realizzato nel 2002 per la Fondazione Guggenheim di Venezia
Nel 1980 a cura della Regione Lombardia è allestita, a Palazzo Te di Mantova, con la cura di
Flavio Caroli e
Gillo Dorfles, un’ampia rassegna che illustra l’intero arco della sua opera
L’accademia Nazionale di San Luca ha conferito a
Agostino Bonalumi il
Premio Presidente della Repubblica 2001 per la scultura Nell’occasione viene presentata una mostra retrospettiva dell’artista nelle sale dell’Accademia, accompagnata da una monografia a cura di
Achille Perilli
Si è occupato di scenografia realizzando nel 1970 per il Teatro Romano di Verona scene e costumi per il balletto
Partita, musica di Goffredo Petrassi, coreografia di Susanna Egri; e nel 1972 per il Teatro dell’Opera di Roma le scene e i costumi di
Rot, musica di Domenico Guaccero, coreografia di Amedeo Amodio
Ha realizzato libri d’artista per le Edizioni Colophon, Belluno e per le Edizioni Il Bulino, Roma ed ha pubblicato raccolte di poesie per la stessa Colophon, per Book Editore e per le Edizioni Poli Art
Nonostante una malattia con cui convive ormai da tempo,
Bonalumi prosegue e lavora con assiduità sviluppando la sua ricerca fino agli esiti degli ultimi anni
Porta anche a compimento la realizzazione di un ciclo di sculture in bronzo su progetti risalenti alla fine degli anni ’60
Bruxelles, Mosca, New York, Singapore sono alcune delle capitali mondiali che ospitano sue personali nell’ultimo periodo di attività
Nell’estate del 2013 collabora con entusiasmo alla realizzazione di una sua importante mostra a Londra di cui, purtroppo, non arriverà a vederne l’apertura
Agostino Bonalumi muore a Monza il 18 settembre 2013
Solo una settimana prima era al lavoro nel posto in cui si sentiva meglio al mondo: il suo studio
Biografia tratta dal sito dell’Archivio Bonalumi: http://wwwarchiviobonalumicom/Agostino